L’antica polenta sarda

Un piatto povero, della tradizione del Medio Campidano: “simbua fritta cun sattizzu”. Semola di grano duro conciata con cipolla, lardo e salsiccia. Un aroma da acquolina solo al pensiero. La realizzazione non è complicata ma, come per tutte le ricette apparentemente facili, l’elemento chiave è la qualità degli ingredienti più qualche dettaglio nella preparazione.

Occorre soffriggere le cipolle (un bel po’) in olio extravergine d’oliva (un bel po’), fiamma bassa,  aggiungere e rosolare il lardo e poi la salsiccia a pezzetti. Si aggiunge l’acqua e quando bolle si versa a pioggia, la semola e si mescola con grande pazienza grazie ad un cucchiaio di legno, evitando i grumi. La fiamma sarà di nuovo bassa per 40-45 minuti finchè non si raggiungerà la consistenza “cremosa”.

Ma la vera bellezza qual’è? E’ gustare questa polenta sarda, calda, in compagnia di amici, di chiacchiere e di vini speciali. Devono essere vini della regione di origine di questa antica ricetta: la Marmilla e in generale il Medio Campidano. Per noi la scelta ricade sui vini della Cantina Lilliu, a base di cannonau, bovale e malvasia. Vini nati da agricoltura sinergica, attenta alla natura, ai luoghi, alle persone.

Ti è venuta voglia di Simbua fritta cun sartizzu? Ecco la soluzione: giovedì 9 febbraio gusteremo insieme Sa simbua e i vini di Roberta e Pietro Lilliu, in loro compagnia. Ti aspettiamo! Guarda l’evento qui.