“Fainè” a Sassari, “Fainà” a Genova, “Fainò” a Carloforte, “Cecina” in Versilia, “Calda Calda” a Carrara, “Torta di ceci” o “Cinque e Cinque” a Livorno, “Socca” a Nizza. Questi sono i nomi della farinata di ceci. Ne sapete altri?
A noi piace chiamarla fainè. La fainè è un prodotto agroalimentare della tradizione italiana, molto consumato in Liguria, Toscana, Piemonte e Sardegna. A queste regioni italiane si deve aggiungere Nizza e ora va diffondendosi anche in alcune zone degli States.
Gli ingredienti della fainè sono farina di ceci, sale, acqua e olio d’oliva. E’ intrinsecamente un piatto vegetariano, anzi vegano e gluten free, squisitamente povero.
Si può preparare anche a casa ma la cottura a quasi 400 gradi di un forno professionale… beh, è un’altra cosa.
Condita all’antica o con ingredienti “innovativi”, la preparazione della fainè, di base, deve seguire queste regole:
- scegli una farina di ceci saporita, non sono tutte uguali;
- fai la miscela almeno sei ore prima e schiuma ogni tanto;
- aggiungi l’olio evo sulla teglia e mai direttamente nella miscela;
- emulsiona la miscela con l’olio direttamente in teglia;
- usa teglie di rame stagnato e la temperatura più elevata che il tuo forno domestico raggiunge.
Gli altri segreti? Vieni a scoprirli da Grains e chiedi al nostro faineista 😉